Sono pagine di grandi libri ispirati all’ambiente, scene di teatro lontane nel tempo ma non nel sentimento, balletti del tutto inattesi che scaturiscono in una sala rinascimentale dimenticata, in un prato pieno di fiori, presso un rudere antico. Monologhi notturni illuminati dai bagliori delle più ammalianti rovine della storia, lusinghe improvvise sussurrate da un “cantastorie” giunto da un viaggio o da un sentimento desueto, racconti guidati negli angoli incantati.