Dal 2 ottobre 2010 al 30 giugno 2011
presso Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.
Inaugurazione sabato 2 ottobre 2010, ore 16,00
Interverrà:
Gianfranco de Turris (giornalista, caporedattore GR2)
Letture da “Le isole del Paradiso” e “il Tempo del sogno” ideate e realizzate daThomas Otto Zinzi con Marco Ubaldini, Luca De Angelis, Luigi Biava e gli attori del Progetto Miniera.
Si dice che nel mondo degli scrittori di viaggio vi sia chi scrive per viaggiare e chi viaggia per scrivere. Non v’è dubbio che Stanislao Nievo appartenesse ad entrambe queste categorie, o quantomeno che egli scrivesse e viaggiasse per vivere.
Aveva imparato a viaggiare presto, volendo capire, vedere e sentire “anche per chi non ha tempo né di vedere né di sentire”. Così, a quei primi viaggi di scoperta avevano ben presto fatto seguito l’Africa, l’Asia e tre viaggi in Oceania (Papua Nuova Guinea, il corso medio del fiume Sepik, la Nuova Irlanda, le Isole Salomone, le Isole Figi, Tahiti): il primo nel 1961, l’ultimo nel 1985.
Guarda il catalogo della mostra:
Di questi tre viaggi Nievo non farà un resoconto etnografico, la sua è sempre una ricerca dello spirito: delle cose e degli uomini, delle esperienze e dei ricordi, delle emozioni e dei paesaggi, degli eventi e delle fantasie, dell’avventura e dell’ignoto, della dimensione sacra e magica della natura e della passione contemplativa, del mistero, dell’onirico e del surreale.
Contrariamente agli etnografi non raccoglie oggetti per farne una collezione, eppure raccoglie testimonianze etnografiche di assoluto valore.
La mostra “Il Viaggiatore del Sogno” – che la Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, in collaborazione con la Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo, presenta nel “Salone delle Scienze” – dà conto proprio di questi tre viaggi che Nievo fece in Nuova Guinea.
Dai viaggi, dalle esperienze lì vissute, dagli incontri, dalla fantasia e dalla creatività dello scrittore sono nati due libri. Del 1993 è Il Tempo del Sogno, quattro racconti di cui, L’antenato, narra le vicende di due yipwon: sculture lignee, dai tratti antropomorfi, spiriti protettori, patroni della caccia e della guerra tra le comunità del corso del medio Sepik. Del 1987 è Le isole del Paradiso (Premio Strega): un viaggio alla scoperta di una nuova patria nel regno della natura, una storia di emigrazione dal Veneto alla Nuova Irlanda di due secoli fa.
A questi due romanzi e all’etnografia di quelle terre (il medio Sepik e la Nuova Irlanda), sono dedicate in esposizione due distinte sale, nelle quali, oltre al ricco apparato iconografico (tutte immagini selezionate tra le centinaia che formano l’Archivio fotografico di Stanislao Nievo), sono esposti oggetti da lui raccolti in quei luoghi, due dei quali, le grandi maschere tumbuan, sono stati generosamente donati al Museo “Pigorini” nel giugno del 2007 dalla moglie, Consuelo Artelli Nievo.
Tra gli oggetti è possibile ammirare un grande yipwon, alcune sculture lignee e maschere cerimoniali. A queste testimonianze etnografiche se ne accompagnano altre appartenenti alle collezioni storiche del Museo (Coll. Enrico Hyllier Giglioli, Coll. Lamberto Loria, Coll. Otto Finsch e Coll. G. B. Bettanin), riferentisi alle stesse aree visitate da Nievo.
Gli yipwon (caratterizzanti l’area del Sepik) e i malanggan (della Nuova Irlanda) sono entrambi legati al “Tempo del Sogno”, in cui i corpi degli esseri ancestrali si trasformano e la superficie della terra è zona di articolazione tra differenti regni e realtà: quello degli uomini contemporanei e quello sotterraneo degli antenati. In questo senso yipwon e malanggan sono un ponte che allaccia gli abitanti dei due regni. Il “Tempo del Sogno”, radice delle origini, epoca di nostalgia e speranza, di smarrimento e magia, è la dimensione che accompagnò il viaggiatore e scrittore Stanislao Nievo per larga parte della sua vita.
La mostra che naturalmente si colloca nell’ambito delle finalità della Convenzione UNESCO per la Protezione e la Promozione delle Diversità Culturali, ha ottenuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
Durante l’esposizione, sono previsti due pomeriggi (su prenotazione) di esercitazioni di scrittura creativa, per gli studenti delle scuole medie inferiori.
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