Archive for ottobre, 2010

Castello di Colloredo di Monte Albano: Sotto i cieli di Ippolito

martedì, ottobre 5th, 2010

Invito Sotto i Cieli di Ippolito

SOTTO I CIELI DI IPPOLITO - AUTUNNO 2010
Serate tra storia, letteratura e prosa sulle tracce di Ippolito Nievo

 

MOSTRA FOTOGRAFICA E DOCUMENTARIA

GARIBALDINI FRIULANI
DA QUARTO AL VOLTURNO
a cura di Umberto Sereni, Enrico Folisi, e Paolo Brisighelli

prodotta dall’UNIVERSITÀ DI UDINE

Inaugurazione della mostra:
Venerdì 29 Ottobre 2010 ore 19.00

Orari della mostra:
La mostra rimarrà aperta dal 29 Ottobre al 14 Novembre 2010

Sabato e Domenica:
mattino dalle 10.00 alle 12.00
pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00

 

SABATO 30 OTTOBRE 2010 . ore 20.30
Ala Ovest Castello di Colloredo di M. A.
PARTIMMO IN MILLE

Maggio 1860. Mille volontari, male armati, privi di mezzi e divise, sfidano un esercito regolare di venticinquemila soldati perfettamente equipaggiati ed inquadrati: temerari assalti alla baionetta, scontri corpo a corpo, ardite e veloci manovre, sostegno popolare: vincono. Un’impresa “miracolosa”, riletta attraverso la corrispondenza siciliana di Ippolito Nievo, soldato in battaglia al fianco di Garibaldi e vice intendente (tesoriere) della spedizione. Argute riflessioni e divertite osservazioni che ci aiutano a capire la Sicilia di allora e l’Italia di oggi.

a cura di Vanni De Lucia, con Antonio e Vanni De Luci, alle percussioni Stefano Andreutti

 

SABATO 6 NOVEMBRE 2010 . ore 20.30
Ala Ovest Castello di Colloredo di M. A.
CUORI GARIBALDINI

Letture e riflessioni intorno al leggendario carisma di Giuseppe Garibaldi, le sue doti umane e militari, la sua straordinaria capacità di fascinazione su varie generazioni di giovani in ogni parte del mondo.

a cura di Vanni De Lucia, con Antonio e Vanni De Lucia e la partecipazione del prof. Alberto Burgos, curatore delle “Memorie di Garibaldi” (Gaspari Editore)

 

VENERDÌ 12 NOVEMBRE 2010 . ore 18.00
Ala Ovest Castello di Colloredo di M. A.
CONVEGNO “IL PERIODO NIEVIANO”

a cura dell’Associazione Incroci Culturali in Friuli
Paolo Garofalo – Da Il Conte Pecoraio alle Confessioni: presenza e percorsi nieviani.
Gianfranco Scialino – Ippolito Nievo campagnuolo e garibaldino.
Paolo Pellarini – Itinerario collinare nieviano e curiosità storiche.
Paolo De Rocco – Ricomposizione paesaggistica di alcuni luoghi di ispirazione letteraria nieviani nella pianura friulana.

 

Ippolito Nievo

venerdì, ottobre 1st, 2010

La vita e le Opere

1831 – Nasce a Padova il 30 novembre in contrada S.Eufemia, dal nobile Antonio, magistrato mantovano, e da Adele Marin, figlia del patrizio veneto Carlo e della contessa Ippolita di Colloredo, erede di un’ala del castello di Colloredo di Mont’Albano, denominata in seguito Ala Nievo. È qui che Ippolito, tra il 1857 e il 1858, scriverà, per buona parte, la sua opera più famosa: Le Confessioni di un Italiano Leggi

Il Poeta

Ippolito Nievo comincia presto a comporre versi, appena diciassettenne, per il capodanno 1848 raccoglie in un fascicoletto, decorato con fregi e disegni, i primi componimenti e dedica tredici «Piccolepoesie», al nonno Carlo Marin. Nel tempo trascorso a Verona, dove tra il 1840 e il ’47 aveva frequentato il ginnasio di Sant’Anastasia, la vicinanza del nonno materno che viveva nella stessa città  Leggi

Il Giornalista

Per oltre un secolo, gli scritti giornalistici di Ippolito Nievo hanno attratto poco l’attenzione dei critici e degli studiosi, quasi che i circa trecento interventi ( noti) su giornali e periodici, usciti tra il gennaio del 1853 e il febbraio del 1861, a Udine e a Milano, a Mantova o a Padova, come pure a Venezia, a Brescia e Firenze fossero una produzione di poco conto. Eppure proprio i numeri testimoniano, l’intensità e la continuità delle collaborazioni giornalistiche di Nievo, le cui prime precoci e saltuarie esperienze sono ormai irreperibiliLeggi

Il Traduttore

Come l’attività giornalistica, di cui si è iniziato lo studio solo nella seconda metà del Novecento, anche l’impegno di  traduttore di Ippolito Nievo è poco conosciuto e non così apprezzato quanto meriterebbe. Per la maggior parte le traduzioni risalgono al 1859 ad esclusione di alcune odi da Saffo del ’56 – prima prova di traduzione e l’unica dall’antico, raccolte da Nievo, con piccole variazioni, nel canzoniere Le Lucciole -  e del Quarto Libro delle Contemplazioni di Victor  Hugo del 1858 …

Bibliografia