In occasione della ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia e della scomparsa dello scrittore garibaldino Ippolito Nievo, la Fondazione Ippolito e Stanislao Nievo e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per le Biblioteche, gli Istituti di Cultura e il Diritto d’Autore – promuovono un Convegno e una Mostra a Roma, presso il Complesso Sant’Andrea al Quirinale – Teatro dei Dioscuri, per ricordare e approfondire l’importanza del contributo umano e letterario dell’autore de Le Confessioni d’un Italiano, Vice Intendente di Finanza dei Mille, all’unificazione della nazione italiana.
ROMA. Complesso di Sant’Andrea al Quirinale – Teatro dei Dioscuri Via Piacenza, 1 Roma
Convegno*, 16 marzo 2011 ore 9.30 – Mostra, inaugurazione 16 marzo 2011 ore 12.30
La mostra è visitabile dal 16 al 31 marzo tutti i giorni, esclusi i festivi, dalle 8.30 alle 18.30
Ingresso gratuito.
* Il convegno si è svolto solo a Roma e non sarà replicato nelle altri sedi della mostra.
UDINE. La Mostra, dopo Roma, è stata esposta a Udine, nel periodo 8-30 aprile 2011,
al Museo Etnografico del Friuli – Palazzo Giacomelli.
PADOVA. In autunno, quale evento importante di questo anno di celebrazioni, la Mostra sarà ospitata anche a Padova, città dove Ippolito Nievo nacque nel 1831 e dove nel 1855 si laureò in Giurisprudenza. L’inaugurazione, presso i Civici Musei, è prevista per il 15 ottobre 2011 e l’esposizione sarà visitabile fino al 13 novembre.
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Nel convegno, presenti alcuni fra i più importanti studiosi del Nievo – provenienti dalle
Università di Padova, Firenze, Napoli, Pisa, del Molise e Nancy (Francia) – si parlerà, delle
origini dello scrittore per esaminare come gli eventi del Risorgimento, in particolare tra gli anni
1846 e 1852, abbiano finito per orientare le scelte del giovanissimo Ippolito verso un destino
di giornalista, scrittore e patriota militante. Si ragionerà della sua italianità anche attraverso
l’esame delle opere, con particolare riferimento a testi quali Frammento sulla rivoluzione
nazionale e soprattutto Le Confessioni d’un Italiano, romanzo risorgimentale che traccia
l’affresco di un secolo di storia italiana.
A completare la mattinata di studio su Nievo, verranno prese in esame le sue lettere dalla
Sicilia, che ci consegnano quasi una sorta di diario, una collana di pensieri e riflessioni di un
protagonista della letteratura e degli eventi che portarono all’Unità d’Italia.
Al termine, la Presidente della Fondazione Nievo, Consuelo Artelli Nievo, darà l’annuncio
dell’istituzione di un premio intitolato a “Ippolito e Stanislao Nievo”, che per il 2011, fuori
concorso, sarà assegnato alla tesi per il dottorato di ricerca di una giovane laureata.
La Mostra, che verrà inaugurata di seguito – organizzata in collaborazione con la Biblioteca
Teresiana di Mantova e la Biblioteca Civica “V.Joppi” di Udine – presenta, per la prima
volta assieme, le opere in autografo di Ippolito Nievo, compresi i tre quaderni rilegati delle Confessioni e il primo romanzo Antiafrodisiaco per l’amor platonico, vergato con l’inchiostro blu in elegante calligrafia.
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Alle opere si aggiungono una bella scelta di lettere, a iniziare dalle prime scritte ai genitori e al fratello Carlo, nel 1841, quando Nievo è convittore nel collegio del Seminario Vescovile di Verona. Altre sono lettere agli amici o dagli amici, tra queste le ultime
due – datate 18 febbraio e 23 febbraio 1861 – indirizzate a Bice Gobio Melzi, moglie del cugino
Carlo e amore segreto della sua vita. Completano l’esposizione, disegni autografi, prime bozze
di racconti, di cui alcuni sul retro di figurini di moda, libretti di nozze, rare prime edizioni e foto
d’epoca, ma anche il diploma di laurea e il suo passaporto, e una serie di pannelli con le pagine
di alcuni dei numerosi giornali su cui Nievo scrisse assieme ad una scelta di edizioni straniere
Uno sguardo ampio su un autore che ha ancora molto da dirci.
Non a caso, da alcuni anni, stiamo assistendo ad una sua riscoperta a livello europeo con traduzioni delle Confessioni in varie lingue: l’edizione in catalano del 2008 è risultata al 33° posto, tra i 50 libri più venduti in Spagna.