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VENEZIA, giovedì 15 dicembre 2011 alle ore 12.30, nella sala stampa di palazzo Ferro-Fini, il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato presenta l’agenda letteraria di Nievo. Il volume edito dalla Fondazione Nievo in collaborazione con il Consiglio regionale del Veneto e stampato dalla casa editrice Metamorfosi, scandisce i giorni e i mesi di un anno con foto, scritti e memorie di Ippolito Nievo, lo scrittore garibaldino scelto dal Consiglio regionale come ‘testimonial’ del Veneto per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. L’agenda letteraria ripercorre anche gli eventi più significativi delle celebrazioni venete per l’anniversario dell’Unità.
Alla presentazione intervengono:
Il Comune di Padova, Assessorato alla Cultura e la Fondazione Nievo presentano il libro, Il prato in fondo al mare di Stanislao Nievo, ai Musei Civici agli Eremitani- Sala del Romanino, giovedì 15 dicembre 2011- ore 17.30
La nuova edizione del romanzo Il prato in fondo al mare - vincitore del Premio Campiello 1975 e Comisso, tradotto in molte lingue – per i tipi della Marsilio Editori, dopo le numerose edizioni di questi anni tutte esaurite, appare particolarmente significativa in questo scorcio di fine d’anno, al termine delle celebrazioni dell’Unità d’Italia.
5 marzo 1861 – Verso l’alba, al largo della costa di Sorrento, durante un fortunale, cola a picco il vapore Ercole. Tra gli scomparsi, il colonnello Ippolito Nievo, Vice Intendente di Finanza dell’esercito garibaldino, in viaggio verso Napoli per fornire alle autorità piemontesi il rendiconto della spedizione dei Mille. Nessun superstite viene ritrovato, nessuna traccia del vapore appare sulla superficie calma del mare, nessuna inchiesta che riesca a far luce su quanto accaduto.
5 marzo 1961 – Al Castello di Colloredo di Monte Albano, in occasione del centenario della morte di Ippolito Nievo, il pronipote Stanislao, abbagliato da un flash, avverte quasi un richiamo a riaprire le ricerche su quella fine misteriosa. Così inizia un percorso di indagine, che durerà dieci anni, per raccogliere ogni notizia, ogni indizio utile a ricostruire quel capitolo di storia patria.
Il risultato è questo libro che inaugura un nuovo tipo di narrazione, in cui alla ricerca rigorosa si intreccia la creatività dello scrittore a formare un racconto avvincente.
“ Inizia come romanzo storico, peraltro con risvolti politici sempre attuali, diventa romanzo d’avventura, con magnifiche ( e terribili) scene di tempeste e naufragi e si trasforma infine nel sofferto diario di un’inchiesta che tenterà ogni strada per avvicinarsi il più possibile alla verità” (dalla prefazione di Romolo Bugaro)
5 marzo 2011 – centocinquantesimo anniversario della scomparsa di Ippolito Nievo, ancora avvolta nel mistero.