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I PARCHI LETTERARI "NELLA DIMENSIONE DEL VIAGGIO" - IL
MARE
Circondati dal mare, eccoci oramai arrivati su questa
grande isola in mezzo al mediterraneo. La prima emozione
del viaggio, il nostro primo “stupore”, oggi come
allora, arriva da questo splendido mare.
“Se
non ci si è visti completamente circondati dal mare, non
ci si può fare un’idea del mondo e del nostro rapporto
con esso. A me quella linea grandiosa e semplice ha
ispirato pensieri completamente nuovi…Non c’è parola
adatta a descrivere la chiarità vaporosa
che alitava intorno alle coste nello stupendo pomeriggio
del nostro arrivo: la purezza dei contorni, la
morbidezza dell’assieme, la gamma delle sfumature,
l’armonia che univa cielo, mare e terra. Chi lo ha visto
l’avrà in cuore per tutta la vita” . (Goethe,
“Viaggio in Italia”)
La Scala dei Turchi
Realmonte è un piccolo paese posto su una pianura
vicina al mare.
Tra la spiaggia e le colline gessose che limitano la
costa si erge la Scala dei Turchi.
La Scala è un'amena scogliera di marna, una roccia
sedimentaria a grana fine formata da calcare e argilla
dal caratteristico colore bianco, sulla quale il vento e
la pioggia hanno scavato una gradinata naturale.
Lo
spettacolo è unico, il bianco degli scogli reso più
forte dalla luce del sole si introduce tra l'azzurro del
cielo e il blu del mare: un vero paradiso.
Secondo un'antica leggenda i corsari saraceni, dopo aver
ormeggiato le loro navi nelle acque protette dalla
Scala, si arrampicarono tra gli anfratti e le
insenature raggiungendo la cima della scogliera.
Poi razziarono beni di ogni sorta dai villaggi del
luogo.
È poco probabile che i Turchi fossero giunti fin qui, ma
l'immagine popolare ha finito per prevalere.
Alla Scala dei Turchi è legata anche un'altra
leggenda: a circa duecento metri dalla riva affiorano
due scogli, "u zitu" e "a zita", che
ricordano la storia di due giovani innamorati del posto.
In effetti il mare, tipica rappresentazione della vita e
delle passioni, delle leggende e delle metafore, con i
suoi colori, la bellezza delle coste e dei siti
balneari, non fanno altro che aggiungere ulteriore
fascino e suggestione ai tesori della provincia di
Agrigento. Una lunga costa affacciata sul Mar d’Africa,
dove spiccano alcune preziose perle.
“Abbiamo fatto una passeggiata fino al mare, da dove,
come affermano i vecchi, la veduta di Girgenti era un
tempo assai bella. Lo sguardo fu attratto dalla liquida
immensità…verso sud una lunga striscia di nubi che
sembrava adagiata sulla linea dell’orizzonte come una
cresta montuosa; era il preannunzio della costa africana”
(Goethe)
“Un sottile arco di nuvolaglia leggera poggiava con
un piede sulla Sicilia e s’inarcava alto nell’azzurro
del cielo, che per il resto era perfettamente puro,
mentre con l’estremità sud sembrava posarsi sul mare;
colorato dai bei raggi del sole al tramonto, si muoveva
pian piano, con un effetto non meno singolare che
affascinante. L’arco indicava la precisa direzione di
Malta; era anzi probabile che con l’altro piede
poggiasse su quell’isola, secondo un fenomeno che
talvolta si verificava. Sarebbe abbastanza curioso che
si manifestasse in tal modo nell’atmosfera la reciproca
forza d’attrazione delle due isole” (Goethe)
“A sinistra si stendeva il mare aperto, splendente
come uno specchio. Arrossato dai raggi di sole al
tramonto, la cui luce si rifletteva sulle montagne
rocciose che limitavano la vista a destra. La discesa
verso il mare era ornata di maestose rovine tra i campi
di grano si ergeva un tempio ancora perfettamente
conservato, di rara bellezza e semplicità. Da una parte
una fila di tombe, dall’altra serpeggiavano lungo la
pianura le rovine degli antichi bastioni, più in là, in
linea retta fino al mare, si stagliavano le colonne di
meravigliosa semplicità e forza che anche nella loro
triste desolazione, denotavano indescrivibile
magnificenza, ricchezza e bellezza” (Bartels)
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