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I Parchi Letterari® "Viaggi nel futuro della Memoria"

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I PARCHI LETTERARI® IN CALABRIA "VIAGGI NEL FUTURO DELLA MEMORIA" - I PARCHI LETTERARI DEL MARCHESATO DI CROTONE


La deliziosa calma pacificatrice di Norman Douglas nella quiete del mare di Crotone:

"E' bello riposare qui, immobili, ma ben desti, nella vampa senza soffio d'aria del mezzogiorno. Il calore si rovescia in torrenti benigni sopra a questa desolazione; neppure un'ombra di vapore appanna l'orizzonte; non una vela, non un'increspatura interrompe la linea del mare. Si può ascoltare il silenzio. Il sopore avvolge ogni essere sulla terra... Un tale torrido splendore, quando imbeve la terra della sua più austera semplicità, riconduce lo spirito a stati di primitiva soddisfazione e di altrettanta primitiva ricettività. Si delinea nella nostra fantasia una nuova visione delle cose umane, un suggestivo senso di benessere, in cui non trovano posto le sciocche difficoltà e i contrasti del nostro tempo. Liberarsi da questi legami, ritrovare l'affinità con un elementare e vigoroso archetipo, amante della terra e del sole... "Come sono felici, questi attimi di aureo equilibrio!" (Old Calabria, 1915)

Aprile 1948, Alberto Savinio accompagna un ministro in un viaggio elettorale in Calabria. Questa esperienza frutta otto articoli per il «Corriere d’Informazione» e per «L’Illustrazione Italiana» . Alla vista dei paesaggi calabri, distesi e solenni, riemergono nella mente di Savinio sprazzi di luce, di linee e di colore della sua prima giovinezza, passata in Grecia insieme al fratello Giorgio de Chirico.

"Appena fuori di Crotone, quarantadue anni della mia vita sfumano di colpo. Fino ai quattordici anni, la vita io la vissi parte nell’Attica e parte in Tessaglia. Nel pomeriggio si partiva, mio fratello e io, in avventurose passeggiate. Terminata la città, terminava ogni traccia dell’uomo e dei suoi lavori. Piante selvatiche, anemoni, erba del vento. Strade i letti asciutti dei torrenti, sul greto sassoso lo scheletro bianco di un somaro, e corvi passavano sopra con un batter d’ali. Venuto via da quella mitica terra, non trovai più se non campagne addomesticate, colture a tappetino, alberi a quadriglie, strade incanalate fra siepi e muretti, fattorie e officine, acque agricole e acque industriali. Ed ecco dopo tanto, ecco su questa sponda ionica della Calabria, ecco la campagna della mia infanzia. Terra intatta. Terra antica. Terra calva. E i corvi a mezza costa, lenti verso i monti." [...]