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I PARCHI LETTERARI® IN CALABRIA "VIAGGI NEL FUTURO DELLA
MEMORIA" - I PARCHI LETTERARI DEL MARCHESATO DI CROTONE:
CROTONE
Crotone, capoluogo di provincia, sorge sulla
costa ionica, presso la foce del fiume Esaro. La città
moderna si è estesa ad ovest del borgo medioevale dove
sorgeva l'acropoli dell'antico centro ellenico e dove si
innalza oggi il poderoso castello rinascimentale.
Oltre al castello eretto nel 1541 dal viceré don
Pedro di Toledo per difendere la popolazione dalle
incursioni dei Saraceni, Crotone conserva il duomo,
anch'esso del sec. XVI, ed alcune chiese e palazzi
barocchi. Sono scarsissimi i resti della antica città,
la cui estensione e ricchezza monumentale sono
testimoniate principalmente da documenti letterari.
Crotone
vanta un'antica tradizione magno-greca, fu patria di
filosofi, matematici e personaggi illustri come
Pitagora, Filolao, Alcmeone, Milone. Fu fondata intorno
al 710 a.C. dagli Achei. Molte le leggende sulla nascita
della città. Una raccolta da Ovidio narra che Ercole
volendo punire Lacinio che gli aveva rubato i buoi,
uccise per errore l'amico Kroton, lo seppellì
sulle sponde dell'Esaro e per onorare il suo nome vi
fondò una città. Strabone e Antioco di Siracusa, narrano
che gli Achei, dovendo fondare una città, perché così
aveva detto l'Oracolo di Delfi, mandarono Miskellos di
Rhype a scegliere il sito, il quale, come riferisce il
Lenormant, visitò Crotone, ma restò incantato dai luoghi
di Sibari. Quando tornò pensava di recarsi a Sibari, ma
l'Oracolo gli ricordò di ubbidire agli ordini divini e
la spedizione finì a Crotone. Altra leggenda attribuisce
la fondazione di Crotone ai guerrieri greci scampati da
Troia e un’altra all’eroe Crotone fratello di Alcinoo re
dei Feaci. Altre fonti narrano che Kroton avrebbe
dovuto fondare una città dove avrebbe piovuto a cielo
sereno. Le lagrime della mamma sarebbero state la
pioggia a cielo sereno e la città che venne fondata
prese il suo nome.
Dopo una coesistenza iniziale relativamente pacifica,
tra le città magnogreche, verso la metà del VI sec. a.C.
iniziarono le discordie, che riproducevano a distanza lo
scontro tra Atene e Sparta.
Kroton iniziò con alterne fortune una lunga lotta con
altre colonie e sopratutto con Locri e Sibari. Nel
periodo in cui era presente Pitagora, che visse a lungo
a Crotone (530-510 a.C. ca. ) e le cui idee furono
abilmente sfruttate dal partito oligarchico che guidava
la città la città, raggiunse la sua massima espansione,
annientò Sibari ( 510 a.C. ) e si sostituì ad essa come
città egemone della Magna Grecia.
La città era famosa per il suo clima salubre, per la
bellezza delle sue donne, per le fertili campagne e per
la forza fisica dei suoi uomini, tra cui ricordiamo il
pluri-olimpionico Milone, tanto che superò ogni altra
città greca nel numero di vincitori nei Giochi Olimpici:
un proverbio diceva "ultimo dei Crotoniati primo dei
Greci". La costa presentava un profilo molto diverso
da quello attuale, al largo del tratto di mare tra
l'antica Enotria (l'odierna Cirò, patria del nettare
degli Dei, il vino che veniva dato in premio ai
vincitori dei giochi olimpici ateniesi), e l'attuale Le
Castella. A poche miglia dalla riva, imponenti per la
loro bellezza, spuntavano dalle acque dello Ionio delle
isole, ora inghiottite dal mare.
Presto, tuttavia la città decadde a causa delle aspre
lotte interne e mano a mano perse d’importanza sino alla
conquista romana. In epoca medioevale Crotone ebbe una
sua importanza strategica con i bizantini e con i
normanni. Federico II ne fece restaurare il porto e
Carlo I d'Angiò la dette in feudo ai Ruffo ( 1284 ), che
la conservarono fino al 1444. In quei secoli la città ed
il contado conobbero una certa prosperità grazie
all'attività agricola e mercantile. Nei secc. XVI e XVII
Crotone decadde per i contrasti interni e per la malaria
; incorporata nel Regno di Napoli, ne seguì le sorti
fino all'unificazione. Nel 1928 la città sostituì il
nome medioevale di Cotrone con quello classico di
Crotone.
Tra tutti i personaggi della città di Crotone spicca
senza paragoni uno scienziato e sciamano, legislatore e
oligarca, taumaturgo e filosofo, anzi inventore dello
stesso termine di filosofia, mago e oratore, liberatore
di città e musico, iniziatore della razionalità greca ed
erede della sapienza esoterica dell’Oriente, fondatore
della matematica.
In breve:
Pitagora.
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