I PARCHI LETTERARI® IN CALABRIA "VIAGGI NEL FUTURO DELLA
MEMORIA" - I PARCHI LETTERARI DEL MARCHESATO DI CROTONE:
IL PROMONTORIO DI HERA LACINIA
Capo Colonna
"Promontorio Lacinio", anticamente Lacinion, era
il nome di Capo Colonna, a poca distanza da Crotone, che
determina il limite occidentale del Golfo di Taranto. Il
luogo è un importante sito archeologico. Con la
fondazione di Crotone l’area dell'antico Capo Lacinio,
già considerata sacra dalle popolazioni autoctone, viene
ulteriormente nobilitata dalla costruzione del famoso
tempio dedicato a Hera Lacinia, divinità greca,
protettrice delle donne e della fertilità e che viene
nella mitologia classica abbinata alla romana Giunone.
Queste due principali qualità: la facile riconoscibilità
dal mare e la presenza del tempio fecero convergere sul
Capo Lacinio le pagine della storia.
Il Tempio di Hera
Il tempio vero e proprio aveva la classica forma dei
templi greci: un imponente complesso di 48 colonne in
stile dorico alte oltre 8 metri e costituite da 8 rocchi
scanalati. Il tetto era di lastre di marmo e tegole in
marmo pario. Nulla si sa delle decorazioni che però
erano certo presenti come si può dedurre dal
ritrovamento di una testa femminile in marmo della
Grecia e pochi altri frammenti. Oltre le funzioni
religiose al tempio erano affidate, per tradizione anche
quelle di punto di ristoro per i naviganti e i mercanti.
Ed era certo questa funzione che muoveva la generosità
di chi la utilizzava; il tempio divenne rapidamente
famoso e ricco. Inoltre l'egida di sacralità scoraggiava
i ladri per cui i viaggiatori e anche le popolazioni
locali trovarono utile depositare le loro ricchezze nel
tesoro del tempio.
La Colonna
La colonna, in stile dorico, fino al al 1638 era
affiancata da un'altra caduta per un terremoto e poggia
sui pochi resti del possente stilobate. La colonna è
l’unica superstite del grande tempio di Hera Lacinia,
che si presentava quasi integro sino al 1500.
Probabilmente in quel secolo ne vennero saccheggiati i
resti per costruire l’Episcopio e la Cattedrale di
Crotone, ma furono soprattutto gli Spagnoli che
avviarono un massiccio prelievo di materiali per la
costruzione del Castello e delle mura di Crotone. Altri
saccheggi avvennero nel XVIII secolo durante la
costruzione del porto della città.
Il 27 dicembre 1991 con D. M. è stata istituita l’Area
Marina Protetta di Capo Rizzuto, che comprende 36 km di
costa e 2 comuni: Crotone e Capo Rizzuto. Il promontorio
è caratterizzato dal susseguirsi di una serie di punte
rocciose di calcarenite conchiglifera alle quali si
alternano suggestive calette dalla sabbia dorata. L’Area
Protetta è dotata di un Acquarium, nel quale si possono
ammirare vasche con specie animali e vegetali tipici dei
fondali del luogo. Inoltre vengono offerte ai turisti
escursioni su battelli dal fondo trasparente o su barche
a vela, immersioni diving e pesca turismo.
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