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I PARCHI LETTERARI® IN CALABRIA "VIAGGI NEL FUTURO DELLA
MEMORIA" - I PARCHI LETTERARI NELLA LOCRIDE: BIVONGI
Bivongi è una piccola cittadina ricca di
tradizioni autentiche. La sua storia inizia dal 1090,
legata al Convento degli Apostoli oramai in ruderi su
una collina. La sua posizione geografica la rende
particolarmente adatta per una giornata immersa nella
natura e le sue bellezze. Intorno si trovano le
testimonianze della attività minerale che interessò la
Vallata dello Stilaro.
San Giovanni
Theristis
In
un insediamento monastico posto tra le fiumare dell'Assi
e dello Stilaro, visse nell’IX secolo San Giovanni, un
mite monaco nato a Palermo durante l’occupazione araba.
Scappò da Palermo nelle campagne di Stilo su
suggerimento della madre, ridotta in schiavitù dopo una
razzia araba. Egli divenne cristiano ricevendo il
battesimo. Giovanni, divenuto monaco, visse santamente
giungendo addirittura ad operare miracoli. Il più noto è
quello della mietitura del grano a Maroni, un fondo
verso la marina, che gli valse il titolo di Theristis
(Mietitore).
Costruita nella seconda metà dell'XI secolo, la basilica
costituisce una chiara testimonianza architettonica di
transizione dall'epoca bizantina a quella latina.
Oggi dopo novecento anni, è diventata sede dei monaci
greco-ortodossi provenienti dal monte Athos.
«La Locride, fiore
dell'Italia per nobiltà, per ricchezza e gloria delle
sue genti.»
Platone, IV secolo a.C.
Tra le glorie letterarie della Locride, non possiamo non
ricordare uno degli autori più importanti e
rappresentativi della regione nel ‘900: Corrado
Alvaro.
“Non
è bella la vita dei pastori in Aspromonte, d’inverno,
quando i torbidi torrenti corrono al mare, e la terra
sembra navigare sulle acque... Stanno accucciati alle
soglie delle tane, davanti al bagliore della terra, e
aspettano il giorno della discesa al piano, quando
appenderanno la giacca e la fiasca all’albero dolce
della pianura”.
L’Aspromonte certo, ma la stratificazione storico
culturale della Calabria alvariana, è appunto quella che
si ritrova visitando i resti archeologici d Locri
Epizephiri e di Caulonia, di Gerace e di Stilo, patria
di Campanella, in cui lo scrittore di San Luca riconobbe
uno dei suoi padri spirituali.
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