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I Parchi Letterari® "Viaggi nel futuro della Memoria"

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I PARCHI LETTERARI® IN CALABRIA "VIAGGI NEL FUTURO DELLA MEMORIA" - I PARCHI LETTERARI NELLA LOCRIDE: LOCRI


 

"A Locris Italiae frons incipit, Magna Graecia appellata"

Da Locri ha inizio la base dell'Italia, chiamata Magna Grecia
(Plinio il Vecchio, Naturalis Historia III 95)

LOCRI EPIZEFIRI

L’attuale comune di Locri è l’erede dell'antica Locri Epizefìri, i cui resti si trovano a pochi chilometri, presso il Capo Zefirio (attuale Capo Bruzzano), fondata come colonia dai greci della Locride nel 673 a.C. e raggiunse il massimo splendore nel V secolo a.C.. Nell'antichità era famosa per la sua legislazione fortemente conservatrice e per la "prostituzione sacra", ricordata dagli scrittori antichi, legata al culto di Afrodite, e per l'artigianato di lusso. Ebbe notevole sviluppo economico, culturale ed artistico, con caratteristiche del tutto peculiari che ne fecero una delle principali polis della Magna Grecia. Resta poco della vita e delle opere scritte degli autori che vi hanno vissuto, ma quei frammenti o indiretti riferimenti indicano però la fama, il valore culturale di alcuni personaggi che hanno contribuito a rendere Magna quella nuova terra.

Tra questi quelli del personaggio forse più famoso della colonia: Timeo, magistrato, astronomo, fisico, filosofo e maestro di Platone. Di Timeo sappiamo solo che visse nel IV sec. a.C. e che morì in tarda età dopo aver retto a lungo il governo di Locri.
"Il nostro Timeo, nato a Locri, in Italia, città ordinata con ottime leggi, dove non è secondo a nessuno per ricchezza e nobiltà ed ove ha tenuto le più alte cariche della magistratura ed ha raggiunto, secondo il mio giudizio, il più alto onore di tutta la filosofia". (Platone, Timeo, II)

Anche Dante Alighieri cita Timeo, proprio per le sue teorie sull'anima, nel canto IV del Paradiso:
"Quel che Timeo dell'anime argomenta
non è simile a ciò che qua si vede
però che, come si dice, par che senta"
.
(Dante Alighieri, Divina Commedia - Paradiso, canto IV, 49-51)

Un altro interessante personaggio è Senocrito, musico e poeta lirico dell'antica Locri che visse, probabilmente, nella seconda metà del VII sec. a.C.; la sua arte venne apprezzata da Plutarco, il quale (De Musica 9, 1134) lo pone tra i più grandi musici dell'antica Grecia. A Locri diede vita ad una scuola musicale e poetica che dovette avere grande successo e fece di Locri Epizefiri uno dei centri principali dell'antichità per quanto concerneva l'arte della musica e del canto.

E infine la grande tradizione femminile della città rappresentata qui da Nosside, poetessa soave e amorosa, nata e vissuta a Locri Epizefiri IV-III secolo a.C.. Venne inclusa tra gli illustri cantori greci da Meleagro di Gadara. Antipatro la inserisce tra le nove poetesse che meritarono l'onore di gareggiare con le Muse.

«... E di me parlerai, ospite, allora; della Città che Locri mia s'appella, ripeterai di Nosside con quella, tua grazia propria...»
(Nosside)